1ºStefania Spisni sono d’accordo su tutto tranne che sulla prima parte. Non possiamo sempre tirare fuori la carta del “minore” per giustificare e attenuare le “boiate” che i giovani d’oggi fanno. Non possiamo giudicare coi paraocchi, ovvero fino al 17simo anno e 364 giorno non si è consapevoli, 24 ore dopo da neo 18 enne si. Condanno la condotta degli adulti che fanno leva sulla credulità di chi è fragile, così come condanno l’atteggiamento oramai diffuso fra tutti i giovani, maschi e femmine, che vogliono atteggiarsi, comportarsi e agire come gli adulti. Poi però quando la fanno fuori dal vaso si appellano a tutte le scuse del mondo.
Saró impopolare, però io giudico in modo imparziale e se uno sbaglia, giovane, diversamente giovane, uomo o donna IO lo condanno. Non seguo alcun pensiero diffuso come il femminismo, patriarcato, vittimismo, fas…ismo , ecc. Se uno sbaglia sbaglia. Punto.
2ºRené Renè Anzitutto non si può mettere sullo stesso piano adulti e minori, sia sul fronte della consapevolezza che della responsabilità, ricordiamoci che sono ragazze sedicenni mentre gli uomini erano ultrateentenni. In secondo luogo la legge è molto chiara e classifica come reato (grzve) i rapporti sessuali tra minorenni e adulti quando comportano una dazione in danaro o regalie....
in terzo luogo, le lascio le parole di una ragazzina di sedici anni, che si è uccisa buttandosi nel vuoto dalla cima del suo palazzo "mi dicevano che ero bella... credi di essere tutto quando ti dicono che sei bella, e invece non sei niente"...